8° Simposio Internazionale del CMSU

Aree tematiche

Il nostro mondo si sta trasformando con un’accelerazione crescente. Ormai non è più il mondo che credevamo di conoscere, ma un mondo nuovo che abbiamo bisogno di comprendere per orientare i cambiamenti nella direzione del pieno sviluppo dell’umanità. Un’umanità che continua ad ampliare i suoi orizzonti in tutti i cammini possibili.
Le aree tematiche che proponiamo di seguito, rappresentano proposte per la riflessione e lo scambio di idee, formulate con l’intenzione di configurare immagini che possano orientare verso la Nazione Umana Universale, tema protagonista della sessione plenaria che chiuderà il Simposio.

L’Umanesimo nel momento attuale

L’Umanesimo, nel corso della storia umana, pur esprimendosi e coniugandosi in forme diverse, ha sempre posto l’essere umano come preoccupazione centrale. Nel momento attuale di crisi speriamo che questi molteplici punti di vista possano dialogare sul ruolo che il Nuovo Umanesimo giocherà in futuro.

Relatori

Juan Espinosa, Moreno Daini, Guelfo Carbone, Dwight Gilbert Jones, Gianfranco Pagliarulo, Stefano D’Errico, Baltazar Garzon, Vito Correddu, Javier Tolcachier, Ernesto Tito de Casas, Stefano Cecere

Nuovo Umanesimo, Post-umanesimo e Transumanesimo

Fin dalla scoperta del fuoco, la tecnologia ha accompagnato lo sviluppo dell’essere umano. Oggi ci troviamo di fronte a un’importante accelerazione tecnologica che, con i suoi possibili sviluppi nell’intelligenza artificiale e la biotecnologia, ci pone degli importanti interrogativi sulla natura umana. Come si inquadra tutto questo nel processo umano? Siamo davanti al sorgere di un nuovo essere umano o si sta aprendo un processo per una sua degradazione?

Relatori

Giorgio Gaviraghi, Adriano Autino

Superare la violenza

In tutto il pianeta la violenza viene esercitata in molteplici forme: fisica, economica, religiosa, razziale, psicologica, sessuale, istituzionale, ecc. Vale la pena fermarci un momento per analizzare queste diverse forme di violenza. Se vogliamo dare origine a una Nazione Umana Universale, dobbiamo superare la violenza. Dobbiamo trovare forme nonviolente per risolvere i conflitti. La sfida è la seguente: sollecitare i mezzi di comunicazione per diffondere le istanze della nonviolenza; influire negli organi di rappresentazione sociale e politica affinché prendano in considerazione la nonviolenza nelle loro decisioni; Intergrare la nonviolenza nel lavoro pedagogico, dalle scuole di ogni grado fino alle università, dalle famiglie fino al mondo quotidiano di ogni individuo.

Relatori

Paulina Hunt, Marcelo Trivelli, Miguel Angel Alvarado Lopez, Roberto Kohanoff, Walter Chung, Vito Correddu, Roberta Consilvio, Fulvio De Vita, Lorenzo Palumbo, Gianluca Frustagli, Emanuela Widmar, Elena Fumagalli, Philippe Moal, Francisco Calzada, François Giorgi, Juan Espinoza, Luz Jahnen, Jacqueline Mera, Stefano Colonna

Riduzione degli armamenti ed eliminazione delle armi nucleari

La fabbricazione e la vendita delle armi da guerra sono uno strumento di potere e un grande business che lucra sul dolore e la sofferenza di grandi insiemi umani. Se vogliamo avanzare verso la Nazione Umana Universale è fondamentale la riduzione degli armamenti e, in particolare, delle armi nucleari. Queste ultime rappresentano la forma più potente e letale di violenza nel sistema di relazioni internazionali e costituiscono la più grave delle minacce perché possono determinare la fine dell’umanità. In questo senso promuoviamo l’adesione e la diffusione del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, recentemente entrato in vigore e promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. È necessario diffondere l’esistenza di questo trattato. Possedere armi nucleari dovrebbe trasformarsi in una “cattiva propaganda” per un paese. Come si può avanzare in questa direzione?

Relatori

Rafael de la Rubia, Tony Robinson, World without war and violence

Crisi climatica: soluzioni dal punto di vista dell’ecologia sociale

La crisi climatica è, forse, la manifestazione più evidente della crisi del sistema. Un modello di organizzazione economica, culturale e sociale, unitamente a un modo di relazione con la Terra, “la nostra casa comune”, stanno mettendo in pericolo di estinzione la specie umana. Come facciamo a uscire da questo dilemma? Come riorganizziamo la relazione essere umano–ambiente? Che alternative stanno nascendo per rendere armonica questa relazione?

Relatori

Julia Carabias Lillo, Julio Chávez Achong, Rodrigo Arce, Red de Ecología Social - Economía y Cambio Climático, Cristian Opaso, Antonio Drago

Economia per la libertà

Fin dalla sua origine, l’essere umano ha lavorato per potersi liberare dai suoi condizionamenti, sia materiali sia intangibili. I progressi materiali hanno permesso di liberare energia umana affinché si potesse dedicare ad altri compiti più raffinati e complessi, compiti spirituali, artistici, culturali, ecc. Purtroppo gli ultimi decenni del neoliberismo ci hanno fatto dimenticare l'obiettivo dell’economia come scienza applicata: creare nuove soluzioni per risolvere efficacemente le necessità materiali di base, per permettere di dedicare i migliori sforzi umani a mete più elevate, in altre parole liberare l’essere umano dal giogo del lavoro alienante. Oggi questo è alla nostra portata ed è impedito solo dall’avidità illimitata di pochi.

Relatori

Horacio Rovelli, Guillermo Sullings, Angel Bravo, Daniel Raventós, Marysee Bresson, Juana Pérez Montero, Guy Standing, José Rafael Quesada

La questione di genere in un mondo nuovo

La discriminazione femminile è un fatto storico innegabile, così come le conquiste delle donne nella rivendicazione dei loro diritti e nel loro attuale empowerment. Che cosa ha generato la discriminazione e violenza a causa del genere? In cosa si radica la differenza tra uomini e donne? Perché si discriminano anche le altre forme di identità sessuale? Cos’è che oggi dà grande forza ai movimenti femministi? La natura biologica ci fa differenti, ma l’essere umano è molto più di un essere puramente naturale. La domanda centrale è: come considerare la questione di genere in modo nuovo?

Relatori

Karina Bidaseca, Bernardita Zalisñak, Margarita Guillé, Nancy Garfias Antúnez, Marian Velázquez Hernández, Vanesa Montserrat Juárez Juárez, Estefanía Velázquez Licea, Joseline Guadalupe Osorio Cruz, Cristina Michaus, Marcelina Bautista, Maritza Velázquez, Juana Pérez, Luby Springall, Minerva Ante Lezama, Martha Sosa, Jimena de Gortari, Allan Fis, Jesica Maggio

Salute

Per gli umanisti la salute è un diritto umano fondamentale. Eppure, nonostante la medicina avanzi e la speranza di vita tenda ad aumentare, questi benefici non sono gli stessi per tutti. Con l’aumentare dei costi e della complessità, le prestazioni sanitarie e le medicine divengono sempre più un prodotto del mercato e sempre meno un servizio sociale solidale. D’altra parte, malgrado si parli di Servizi Sanitari, le prestazioni si rivolgono principalmente alla cura della malattia invece che alla prevenzione e promozione della salute. A tal proposito è interessante considerare l’esistenza di pratiche ed esperienze alternative e complementari che potrebbero portare giovamento alla salute, verso le quali non si presta la dovuta attenzione. Nel momento attuale ci interessa anche analizzare le diverse risposte che sono state date di fronte alla pandemia di Covid-19.

Relatori

Ramón Abraham Mena Farrera, Miguel Maza López, Leonardo Toledo Garibaldi, Jaime Rojas Hernández, Flavia Estevan, Victor Piccininni, Cloty Rubio, Jorge Pompei, Claudia Mónica García

Verso un’educazione umanizzatrice

L’educazione tradizionale ha come obiettivo quello di facilitare l’adattamento del soggetto alla sfera sociale in cui vive. Si presuppone nell’alunno un atteggiamento passivo e, spesso, si considera l’apprendimento come mera ricezione e riproduzione delle conoscenze. Umanizzare il processo educativo significa affermare una costante attitudine attiva del soggetto nella configurazione della realtà, tale che l’essere umano non solo apprende il patrimonio culturale, ma lo reinterpreta. L’alunno non è un semplice recettore di conoscenze, ma un soggetto con capacità di critica trasformatrice in funzione di un miglioramento di se stesso e della comunità cui appartiene, di là di ciò che è socialmente stabilito come vero.

Per costruire un mondo più umano abbiamo bisogno di formare coscienze capaci di convergere a prescindere dalle differenze: convergere nella diversità.

Relatori

Jaqueline Mera, Noelia Alegre, Noelia Alegre y Grupo de Educadores Humanistas en Red, Miriam Barberena, Ricardo Arriaga, Ismael Cabrerizo, Manuel Villalobos, Angélica Soler y Consuelo Fernandez, Red de Educadores Humanistas, Marcela Latorre, Andrea Novotny, Tatiana De Barelli

Coscienza e Mondo

I nuovi sviluppi nella ricerca sulla struttura e il funzionamento della coscienza ci permettono di chiarire la sua relazione con il mondo e affrontare, con nuovi sguardi, alcuni enigmi fondamentali. Qual è il ruolo dell’intelligenza nello sviluppo dell’Universo? Che cosa sta accadendo nell’esplorazione dell’Universo in ogni suo ordine di grandezza? Nel campo della scienza sta emergendo una certa ispirazione spirituale intorno a questi temi.

Relatori

Mario Crocco, Annalisa Pensiero, Hugo Novotny, Javier Belda, Néstor Tato, Daniel León, David Sámano, Javier Belda, Andrey Konstantinov, Gonzalo García Huidobro, Ndiaga Diallo, Ahmet Diop Wade, Lilian Cabrera

Trascendenza e Spiritualità

C’è una concezione profondamente materialista secondo la quale l’essere umano è un essere che nasce, cresce, si riproduce e muore. Noi pensiamo che ogni essere umano ha il diritto di farsi domande sul senso della propria vita. Tutto termina con la morte o c’è qualcosa nell’aldilà che ci aspetta? Alcune esperienze di contatto con il “sacro” nella profondità della coscienza potrebbero permettere di tracciare una risposta a questo antico enigma della vita umana.

Relatori

Loredana Cici, Silvia Nocera

Verso nuovi stili di vita

La possibilità di un cambiamento sociale sarà concreta quando ci sarà un’alternativa allo stile di vita attuale. Il sistema nel quale viviamo è riuscito a impiantare un modo di vivere materialista, individualista e competitivo nella grande maggioranza della popolazione, provocando, però, grandi contraddizioni e un registro della vita senza senso. Ciò nonostante, questo stile di vita ha forti radici e un’inerzia enorme che gli permettono di continuare a esistere. La crisi attuale potrà aprire una possibilità di trasformazione? Quali stili di vita alternativi si possono proporre per un mondo nuovo?

Relatori

Billy Springall, Lia Ferreira, Remígio Chilaule, Mónica Bertolino, Ana María Durán y Ren Ito, Joana Lucia Maciel, Jose Antonio Morales, Luis Filipe Guerra, Ruben Sanchez, Djamila Andrade

Visioni future

Che futuro ci aspetta? In quale direzione va l’essere umano? Aumenterà la crisi e ci sarà un’apocalisse? O forse questa crisi è un passo da compiere verso una nuova forma di civiltà? Quali sono le visioni del futuro che possono stimolare e aprire nuovi orizzonti?

Relatori

Alessandro Curti, Lorena Valdevenito, Mónica Acevedo, Leticia Garcia, Pachi Condemarin, Roberta Consilvio, Federico Mayor Zaragoza