8th HWCS International Symposium

Speakers & abstracts

Future visions

ROBERTA CONSILVIO

Apertura e immaginazione: il futuro umano verso la libertà e l’indeterminazione

Conference (italian, spanish, portuguese, french, english – 60 minutes) - Time: 16 april 2021 16:00 GMT

Abstract: L’essere umano si sviluppa a partire da una intersoggettività costitutiva che è quella propria della coscienza. Nel percorso per diventare individui, il confine tra l’io e l’altro-da-sé è mutevole, elastico, permeabile, rendendo l’identità un costrutto aperto al divenire e al cambiamento.

Si stanno superando oggi quelle dicotomie epistemiche che non riescono più a spiegare la complessità della vita umana, della vita sul nostro pianeta e del cosmo più grande che ci contiene. La visione sistemica e processuale hanno aggiunto al nostro sguardo sul mondo una molteplicità di elementi che ci consentono di vedere i paesaggi umani con maggiore ampiezza.

Non solo la capacità di guardare in modo nuovo, ma anche quella di dare risposte nuove sta moltiplicando le potenzialità umane. Radicata nei processi plastici cerebrali e nel funzionamento psicologico, l’immaginazione è stata, fin dall’inizio della storia degli ominidi, quella capacità di variare il comportamento e, spesso in modo inaspettato, creare le condizioni per una vita diversa. In un circolo virtuoso, il cambiamento delle condizioni esistenziali è tornato sull’essere umano e, nella retroazione positiva, lo ha modificato passo dopo passo. La direzione della Vita, presente nei piccoli gesti di ogni essere umano vissuto sul pianeta, si è manifestata come scintilla di intenzionalità di un individuo, di un popolo, dell’umanità intera. Dalla nostra posizione attuale, voltandoci a guardare il lungo passato dell’essere umano, possiamo vedere le orme lasciate da altri prima di noi, che formano un cammino a volte chiaro, a volte confuso: un cammino che ad ogni passo poteva scegliere il successivo, affermando la sostanziale libertà dell’esistenza.

Nel momento presente di grande interconnessione tra le persone, l’intenzione chiara e coerente verso l’umanizzazione della Terra può, come mai prima, diventare un cammino valido non solo per migliorare la vita nel presente, ma anche per lanciarla verso dimensioni mai esplorate prima, che è la sfida dell’indeterminatezza dei nostri giorni.

Roberta Consilvio, Italiana, 46 anni, è insegnante di sostegno nella scuola pubblica. Ha una formazione musicale come pianista ed è psicologa clinica. Dal 1997 nel Movimento Umanista a Torino, è stata redattrice del giornale "Fatti Nostri", ha tenuto corsi di italiano per stranieri ed è stata formatrice nei progetti di Appoggio Umano in Guinea-Conakry. Dal 2004, per otto anni ha fatto parte della commissione organizzativa del Parco di Studio e Riflessione di Attigliano (TR), progetto mondiale lanciato da Silo per la costruzione di luoghi dedicati all’esplorazione delle possibilità di sviluppo mentale dell’essere umano. Dal 2005 è membro del Centro Studi Umanista “Salvatore Puledda” di Roma, dedicandosi allo studio e alla divulgazione dei temi dell'Umanesimo Universalista attraverso numerosi corsi, seminari, conferenze e l'organizzazione dei Simposi Internazionali del Centro Mondiale di Studi Umanista. Negli ultimi 10 anni ha iniziato un percorso di meditazione seguendo i passi della Disciplina Mentale così come elaborata da Silo, che considera un maestro e una guida. Si sforza di orientare la propria vita verso la coerenza e la compassione.


ALESSANDRO CURTI (ITA)

L’alba della specie

Conference (italian – 60 minutes) - Time: 17 april 2021 19:00 GMT

Abstract: Da un mondo in crisi si incrociano, sfiorano, ignorano, combattono, contaminano una moltitudine di linguaggi diversi, autonomi, paralleli, imparentati o in faida secolare tra loro. Da un punto di vista filosofico-antropologico ci troviamo in quello che De Martino ha chiamato ‘Umanesimo etnografico’. Epoca di unificazione della specie umana, epoca di ‘ridondanza selettiva’ antropologica. La crisi è evidente, sfaccettata e multiforme. La crisi della specie umana a far fronte alla propria complessità e alla complessità del mondo. La crisi della specie umana nel trovare una piena fioritura dei suoi talenti e nell’affrontare i molteplici problemi che la affliggono e che ne compromettono il futuro, la sopravvivenza. I tratti comuni di tale mondo in crisi sono la condizione umana di sempre e la condizione inedita della sua planetarizzazione. La Terra fotografata dallo spazio ha fornito l’immagine simbolica della nostra attuale condizione. Fine di una storia di conquista, da una parte e di arroccamento in periferie irraggiungibili, dall’altra. Il Villaggio Globale è la Terra stessa, noi la stessa tribù planetaria. È l’epoca della specie umana, non più solo di popoli separati e ben identificabili, nazioni, lingue. Quella storia sta finendo, in realtà è già finita, anche se in molti continuano a darle corpo, a farla accadere. La posta in gioco oggi non è il destino del proprio io, della propria famiglia, della propria città, nazione, continente, ideologia, fede, filosofia. La posta in gioco è se riusciremo a riconoscerci come appartenenti all’unica specie umana che abita il pianeta Terra e a riconoscere la trama ecologica e spirituale in cui siamo intessuti. Dai diversi linguaggi che si sono parlati e si continuano a parlare, si può vedere emergere una visione culturale plurale, olistica, transdisciplinare, transculturale, che tragga da ogni voce particolare la ‘verità’ della sua prospettiva di visione e metta a dialogare culture, sfumature, antiche e moderne, orientali e occidentali, ‘primitive’ e scientifiche. È solo attraverso il dialogo, il confronto onesto che si possono riconoscere gli altri come interlocutori legittimi e degni di ascolto. La biologia post darwiniana ci dice che buona parte dell’evoluzione non avviene seguendo la tristemente famosa ‘lotta per la sopravvivenza’, bensì attraverso la collaborazione, la simbiosi, la cooperazione tra le specie e all’interno della stessa specie. Dalla nuova biologia, dalla nuova psicologia, dalla nuova antropologia, dal dialogo tra spiritualità e scienza esce fuori un paradigma rinnovato, non più cartesiano, non più baconiano, ma olistico. Oggi in molti, da vie diverse e con linguaggi differenti, stanno provando Vie di Riconnessione: dell’individuo con se stesso, degli esseri umani tra di loro, della specie umana con la Terra, dell’individuo e della specie con il Tutto di cui siamo parte. Il problema urgente è se si farà in tempo, se emergerà per tempo una coscienza di specie, se dall’impegno e dall’intenzione di molti si raggiungerà a breve una ‘massa critica’ che farà emergere un ‘campo di coscienza’ umano che apra la porta a una nuova stagione, ancora in gran parte inimmaginabile, della nostra storia di specie.

Alessandro Curti, Nato a Roma il 24 giugno 1969. Laureato in Antropologia culturale presso la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma. Insegna materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado di Bomarzo (VT - Italia). Da sempre interessato alle tematiche e alle pratiche del cambiamento della coscienza individuale e collettiva, ha esplorato diverse vie di riconnessione: poesia, training autogeno, bioenergetica, Yoga, meditazione, ricerca psichedelica, costellazioni familiari, lavoro sui sogni, psicoterapia, Pranic healing, Reiki, Rebirthing e Respirazione olotropica, recitazione di mantra e di preghiere. Riconosce come principali Maestri Gesù, Buddha, Amma e i nativi americani. Ha pubblicato libri di poesie e diversi interventi su varie riviste. Ha aderito per più di un decennio alla Rete bioregionale italiana, con cui ha partecipato alla pubblicazione di alcuni libri, e ha dato il suo contributo associazioni culturali locali, a Roma, in Umbria e a Sipicciano. Avvicinato al teatro, ha preso parte ad alcuni spettacoli sia come attore che come regista. È estremamente fiducioso nella possibilità dell’emergere di una Cultura umana planetaria.


Centro de Estudios Humanistas CEHUM-Alétheia, Santiago (Chile)

Lorena Valdevenito, Mónica Acevedo, Leticia Garcia, Pachi Condemarin

Nuevos paradigmas del poder y construcción social colectiva en Amerca del Sur

Conversation (spanish – 90 minutes) - Time: 16 april 2021 22:30 GMT

Abstract: Observando el panorama social y político internacional, especialmente de América Latina. Haciendo un seguimiento a la simultaneidad de expresión del malestar social, a la protesta juvenil, a la denuncia del patriarcado desde el movimiento feminista, a la denuncia de la depredación ambiental de los movimientos ecologistas.

Observando también los estertores de un sistema que busca afirmarse, en medio de numerosas manifestaciones de desestructuración, corrupción, concentración del poder, mientras avanza el descreimiento en todo que venga de las elites.

Identificando, además, intentos de reflexiones y prácticas sociales que buscan participación y horizontalidad en la toma de decisiones. Nuevos estilos de vida, buscando y construyendo respuestas comunitarias y autogestivas ante el vacío de respuestas de la institucionalidad. Nuevas búsquedas existenciales y espirituales que den sentido a la vida, en medio de una cultura materialista, individualista, competitiva y violenta.

Ante este panorama ¿Será que los pueblos ya no solo se emplazan en el cuestionamiento, sino que empiezan a reconocer que el poder radica en sus comunidades?

¿Será que empieza a emerger una nueva sensibilidad y un nuevo sistema de creencias, que reconoce la necesidad de recuperar la soberanía en todos los ámbitos?

¿Será que empieza a emerger la autoconciencia y la conciencia colectiva, de que no habrá una respuesta a la crisis existencial, social, económica, de convivencia entre los pueblos, si no es a escala humana, desde la construcción social colectiva?

¿Será que ya se descree de la democracia representativa y empiezan los pueblos a orientarse a nuevas formas de organización, participación y toma de decisiones?

Sobre las evidencias observadas y las preguntas planteadas, abrimos la reflexión y diálogo en esta Mesa Redonda.

El Centro de Estudios Humanistas CEHUM-Alétheia, Santiago (Chile), es una organización compuesta por voluntarios, dedicada a la investigación, estudio y desarrollo de las ciencias (especialmente historiología, psico-sociología, historia de las culturas, economía, derecho, filosofía, antropología, politología, entre otras).

Realiza sus investigaciones y aportes con la intención de contribuir a humanizar la ciencia, la tecnología y las políticas públicas.

El Centro de Estudios Humanistas de Chile, tuvo su encuentro constitutivo en abril de 2006 y realizó su lanzamiento público en la Biblioteca de Santiago el 23 de Marzo de 2007, con el Seminario “Hacia un desarme progresivo y proporcional en Latinoamérica”.


Federico Mayor Zaragoza

Ética del tiempo. Apremiante: Inventar el futuro

Video (italiano, español, portugués, francés, inglés – 20 minutos)